Giurisprudenza e Prassi in materia di Appalti Pubblici

Argomento: condanne penali

ESTINZIONE DEL REATO - NON AUTOMATICA - NECESSARIA DICHIARAZIONE DEL GIUDICE DELL'ESECUZIONE (38.1.c)

CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA

In coerenza con il sistema del Codice di procedura penale (1988) vigente al tempo della sua emanazione, il Codice dei contratti pubblici del 2006 richiede – anche per i reati commessi e accertati sotto il Codice del 1930 - un’espressa pronuncia dichiarativa dell’estinzione. Questa pronuncia - alla luce dell’art. 676 del Codice di procedura penale del 1988 - è di competenza del giudice dell’esec (...)

PROCEDIMENTI PENALI ULTIMO TRIENNIO - OBBLIGO DICHIARATIVO (80.10)

TAR LAZIO - SENTENZA

La nuova formulazione dell’art. 80, comma 1, lett. c), d.lgs. n. 50 del 2016 ha reso l’omessa dichiarazione causa di esclusione autonoma rispetto alla valutazione della gravità dell’illecito professionale da parte della stazione appaltante; ne consegue che, in difetto di residua discrezionalità amministrativa, l’effetto esclusivo deve essere rilevato e dichiarato dal giudice amministrativo, senza (...)

GRAVE ILLECITO PROFESSIONALE - ANALISI IN ASTRATTO DELLA PA - OPERATO MANIFESTAMENTE IRRAGIONEVOLE(80.5.c)

TAR CAMPANIA SA - SENTENZA

Si osserva, con il conforto della giurisprudenza, che l’art.80, co.5, lett. c) D.Lgs.n.50/2016 costituisce norma di chiusura del sistema degli appalti in merito ai requisiti generali per l’ammissione alle gare, rientrando nella nozione di “grave illecito professionale” qualsivoglia illecito (civile, penale o amministrativo) in grado di influenzare il processo valutativo e decisionale della staz (...)

DICHIARAZIONE ESISTENZA CONDANNE PENALI - OBBLIGO PA DI MOTIVARE AMMISSIONE DEL CONCORRENTE (80)

TAR VALLE D'AOSTA - SENTENZA

La questione posta dalla ricorrente riguarda, in definitiva, l’obbligo di motivare l’ammissione quando il concorrente abbia dichiarato l’esistenza di sentenze civili nei riguardi dell’impresa, sentenze penali o giudizi pendenti nei confronti di esponenti della stessa, revoche di appalta in fase esecutiva.Secondo le controparti tale obbligo sussiste solamente quando all’esito dell’esame d (...)

CONDANNE PENALI PERSONALI DI UN DIPENDENTE - NON RILEVANO AI FINI DELL'AFFIDABILITA' DELL'IMPRESA (80.5)

TAR LAZIO RM - SENTENZA

Considerato che, con il 4º motivo, la ricorrente principale deduce la illegittima ammissione alla gara della aggiudicataria 5ª classificata, la ditta M s.r.l., che avrebbe omesso di dichiarare una vicenda rilevante ai sensi del comma 3 e della lettera c), comma 5, dell’art. 80 del codice appalti; infatti, nel 2017, quindi nel triennio antecedente alla gara, un geometra della ditta sarebbe stato (...)

SCHEMA DI LINEE GUIDA PER IL WHISTLEBLOWING

ANAC - DELIBERAZIONE

Linee guida in materia di tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza in ragione di un rapporto di lavoro, ai sensi dell’art. 54-bis, del d.lgs. 165/2001 (c.d. whistleblowing) (...)

REQUISITI GENERALI - PREGRESSE CONDANNE - INCIDENZA DELLA RILEVANZA TEMPORALE (80.10)

TAR TOSCANA - SENTENZA

Alla luce del testo vigente del comma 10 e del nuovo comma 10 bis dell’art. 80 del d.lgs. 50 del 2016 è ormai chiaro che le pregresse condanne perdono rilevanza escludente trascorso un certo lesso di tempo, (..), e tuttavia, il Collegio ritiene che tali condanne, specie se relative a fatti gravi e significativi e relativamente recenti, non perdano in assoluto ogni rilevanza, ma possano senz’alt (...)

GRAVE ILLECITO PROFESSIONALE - PRECEDENTE RISOLUZIONE CONTRATTUALE PER PENALI - RILEVANTE (80.5.C)

CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA

Per evitare di gravare eccessivamente il concorrente, va ritenuta vicenda non (ancora) rilevante, e come tale non rientrante negli obblighi dichiarativi a suo carico, la comunicazione di avvio di un procedimento di risoluzione di un contratto di appalto stipulato con altra stazione appaltante, sia pure qualora abbia ad oggetto il medesimo servizio per il quale si concorre.La comunicazion (...)

DURATA ESCLUSIONE PER GRAVI ILLECITI PROFESSIONALI - TRIENNIO SE CONDANNA SUPERIORE A TRE ANNI (80.10-10-bis)

TAR PIEMONTE - SENTENZA

Alla luce di un’interpretazione costituzionalmente orientata e sistematica della normativa, nonchè del principio di proporzionalità di derivazione eurounitaria che pure governa la materia, il Collegio, ritiene che il termine di tre anni di cui al comma 10-bis sia applicabile agli illeciti professionali contrattuali e alle condanne superiori ai tre anni stessi, mentre laddove la durata della con (...)

VIOLAZIONE OBBLIGO DICHIARATIVO PRECEDENTI CONDANNE - NO ESCLUSIONE AUTOMATICA (80.5.c)

CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA

L’Adunanza Plenaria con la citata sentenza n. 16 del 28 agosto 2020 ha ulteriormente ribadito che «l’esclusione per omissioni dichiarative del concorrente in relazione a reati c.d. “non ostativi” non può essere automatica», affermando che «La falsità di informazioni rese dall’operatore economico partecipante a procedure di affidamento di contratti pubblici e finalizzata all’adozione dei provved (...)

PROVVEDIMENTO DI ESCLUSIONE ––NON È L’OGGETTO DELL’OBBLIGO DICHIARATIVO – È ADEGUATO MEZZO DI PROVA DELL’ILLECITO PROFESSIONALE (80.5.c)

CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA

Per quanto riguarda l’obbligo dichiarativo e la relativa violazione, è noto il dibattito giurisprudenziale sull’interpretazione da dare alla disposizione dell’art. 80, comma 5, lett. c), oggi c-bis), del d.lgs. n. 50 del 2016, laddove prevede quale causa di esclusione l’avere “fornito, anche per negligenza, informazioni false o fuorvianti suscettibili di influenzare le decisioni sull’esclusione (...)

PATTEGGIAMENTO PER REATO DI AUTORICICLAGGIO – RILEVANZA AI FINI DELLA PARTECIPAZIONE AGLI APPALTI – LEGITTIMA ESCLUSIONE (80.1)

TRGA TRENTINO ALTO ADIGE - SENTENZA

Il ricorrente si duole dell’esclusione intervenuta con la determina impugnata, che ha anche proceduto all’annullamento dell’aggiudicazione dapprima disposta in suo favore ed allo scorrimento della graduatoria a vantaggio della controinteressata, motivata con riguardo alla sussistenza della causa di esclusione di cui al surriportato articolo 80 poiché, in sede di verifica dei requisiti di gener (...)

COLLEGIO SINDACALE SOCIETÀ PARTECIPANTI - CONTROLLO CASELLARIO GIUDIZIALE - DOVUTO (80.3)

TAR LAZIO RM - SENTENZA

Con un primo e secondo motivo di impugnazione, che si esaminano congiuntamente attesa la stretta attinenza, la ricorrente contesta la legittimità del primo profilo di esclusione ritenendo che il Presidente del Collegio sindacale non rientrerebbe nell’elenco tassativo di cui all’art. 80, commi 1 e 3 del d.lgs n. 50 del 2016, dei soggetti per i quali le S.A devono effettuare le verifiche relative (...)

PRECEDENTE PENALE - NON GRAVITA' DEL REATO - ADEGUATA MOTIVAZIONE (80)

TAR CAMPANIA NA - SENTENZA

Con il terzo motivo di ricorso, parte ricorrente si duole dell’illegittimità dell’operato dell’Amministrazione che, in ordine all’intervenuta risoluzione disposta dalla PA per contratto analogo (servizi di lavanolo e accessori), pur trattandosi pacificamente di causa discrezionale di esclusione, non avrebbe esplicitato nel provvedimento di ammissione le ragioni di ritenuta irrilevanza di tali c (...)

GRAVI ILLECITI PROFESSIONALI E SITUAZIONI PENALI - NECESSARIA VALUTAZIONE DELLA PA (80.5.c)

CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA

Con un secondo motivo di censura, l’appellante lamenta violazione, in judicando, dell’art. 80, comma 5, lett. c), d.lgs. n. 50/2016, dell’art. 27, comma 2 Cost., dell’art 6, comma 2, della CEDU, in una a difetto di motivazione e di istruttoria, ingiustizia manifesta e difetto assoluto dei presupposti.Avrebbe, segnatamente, errato il primo giudice nel ritenere legittima la immediata “sovr (...)

CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA - MANCATA ASSUNZIONE DIPENDENTE GESTORE USCENTE CONDANNATO - LEGITTIMA

CORTE CASSAZIONE - ORDINANZA

La sentenza impugnata si fonda su due rationes decidendi, ciascuna delle quali da sola idonea a sorreggere la statuizione di rigetto della originaria domanda: a) l'essere il diritto all'assunzione scaturente dalla clausola di salvaguardia di cui all'art. 6 del contratto collettivo applicabile non assoluto ma condizionato dai principi generali del sistema che consentivano comunque al (...)

REVOCABILITA' DI UNA SENTENZA DI CONDANNA - SI GUARDA AL MOTIVO COMPLESSIVO DELLA DOMANDA

CONSIGLIO DI STATO - SENTENZA

Ritiene il Collegio che la valutazione della revocabilità di una sentenza deve essere eseguita con riguardo al complesso della decisione e non ad un suo esame parcellizzato, in linea con quanto disposto dalla giurisprudenza di questo Consiglio di Stato, in applicazione del principio secondo cui “non costituisce motivo di revocazione per omessa pronuncia il fatto che il giudice, nell’esaminare l (...)